ALIGI SASSU

SCHEDE DELLE OPERE
Natalia Sassu Suarez Ferri
Fondazione Aligi Sassu ed Helenita Olivares
Lugano

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PRESENTAZIONE

TESTO CRITICO

SCHEDE DELLE OPERE

COMUNICATO STAMPA

INFORMAZIONI

ALIGI SASSU

L'erezione della Croce, 1941

 

 

ALIGI SASSU
Il tema della croce è tipico dell'iconografia di Corrente, così come quello delle nature morte e delle fucilazioni. Rappresenta infatti il sacrificio dell'uomo, il dolore della condizione umana e sociale, e dell'ingiustizia di questa condizione. Come ex detenuto politico, Sassu si avvicina in questi anni alla tematica sacra non tanto spinto da religiosità quanto dal significato implicito che deposizioni e crocifissioni potevano assumere nel contesto fascista e della guerra. Anche in questo dipinto è evidente la lezione dei due viaggi a Parigi del decennio precedente, in cui la tematica sociale diviene essenza di ogni dipinto nello stile dei maestri di primo Ottocento francese.

 



Questi del 1944 sono dipinti che appaiono insoliti nell'arte di Sassu, in realtà si tratta di un ritorno al tema degli Uomini rossi, solo resi alla maniera espressionista. Anche qui come negli anni Trenta, l'assenza di ombre è totale, i protagonisti sono inseriti in un paesaggio, senza particolari che li identifichino. Sembra essere l'altro lato della medaglia del periodo parigino di Sassu, uno studio non solo dei classici dell' Ottocento ma anche di Matisse, e ancora una volta l'ispirazione risiede più nella scelta degli accostamenti dei colori e nella poetica di espressione che nella tecnica vera e propria. Di questa tipologia di pittura avremo altri esempi fino agli anni Novanta.

ALIGI SASSU

Il cerchio, 1944

Primavera, 1944

ALIGI SASSU

Entrambi i dipinti fanno parte di un "gruppo di paesaggi dipinti da Sassu sul lago d'Iseo durante la sua dura esperienza di guerra partigiana e documentano di come l'artista continui a praticare il genere quantunque preso da altre direzioni di ricerca. La lettura del dato naturale non si ferma però in Sassu alla pura sensazione visiva, bensì diventa, alla Bonnard, esperienza che si traduce in un nuovo sistema di segni." (Bonini, 1984)
Si nota già l'evoluzione rispetto a La vecchia Fornace del 1934, in un percorso che culminerà nei paesaggi di Mallorca degli ultimi decenni di vita dell'artista.

 
                                                                            
 

Lago d'Iseo, 1944

Lago d'Iseo, 1944

            

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